Osteoporosi, solo un uomo su 20 dichiara di conoscerla. Presentato il rapporto CURArSI

Solo una minima parte degli uomini italiani, circa il 5 per cento, dichiara di conoscere l’osteoporosi, mentre la consapevolezza è molto più diffusa tra le donne, con un tasso del 95%. È uno dei dati principali emersi dal Report nazionale sull’osteoporosi nell’ambito del progetto CURArSI. Il progetto, promosso dal Soroptimist International d’Italia, è stato presentato in Senato, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
L’indagine è stata condotta su 3.062 persone di tutte le regioni italiane attraverso un questionario stato realizzato in collaborazione con gli Ordini dei Medici e le Aziende Ulss di Rovigo e Belluno, e riprende analoghe esperienze avviate dal Soroptimist già nel 1998 e 2008.

Osteoporosi, una patologia sottovalutata

L’osteoporosi è ancora oggi sottovalutata, soprattutto dagli uomini, tra i quali la patologia incide in realtà per circa il 30% dei soggetti oltre i 65 anni. Solo il 5 per cento, infatti, conosce patologia e sintomi. L’età media del campione femminile è risultata di 62,5 anni, mentre quella maschile di 60,5 anni. Un fattore importante è anche quello dell’età. Per le donne, infatti, l’età media della menopausa, rispetto al 1998, si è abbassata da 50,7 a 49,2 anni, anticipando quindi l’esposizione al rischio di osteoporosi.
I fattori di rischio della popolazione attuale:
  • aumento del peso corporeo e dell’indice di massa corporea (BMI) rispetto alle rilevazioni del 1998
  • stili di vita sedentari: solo il 60 per cento pratica attività fisica regolare
  • apporto insufficiente di calcio nella dieta, stimato intorno a 600 mg al giorno contro i 1000–1200 mg consigliati
  • consumo di acqua ricca di calcio ancora limitato (42 per cento degli intervistati)
Anche sulla prevenzione, spicca un forte divario di genere. Solo il 46 per cento delle donne e appena il 7 per cento degli uomini ha effettuato un esame di densitometria ossea (Moc). La vitamina D risulta il trattamento più diffuso (assunta dal 65–67 per cento delle donne e dall’8 per cento degli uomini).
L’incontro è stato aperto dai saluti del senatore Bartolomeo Amidei, presidente dell’intergruppo parlamentare “Made in Italy e Innovazione”, e di Adriana Macchi, presidente nazionale del Soroptimist International d’Italia. Sono intervenute Annamaria Moretti, presidente del Gruppo Italiano Salute e Genere (GISiG), e Cristina Greggio, vicepresidente nazionale SII. Il report nazionale è stato illustrato da Maria Antonietta Lupi, presidente Comitato Pari Opportunità SII e da Annamaria Bernardi, responsabile scientifica dell’indagine.
“La conoscenza dell’osteoporosi non è ancora accompagnata da comportamenti coerenti con la prevenzione. L’attività fisica e la corretta alimentazione restano gli strumenti più efficaci per contrastare una malattia che, come ricordato, “non è solo femminile” ma colpisce in misura significativa anche la popolazione maschile anziana” dichiara Annamaria Bernardi, responsabile scientifica dell’indagine.
L’iniziativa del Soroptimist International d’Italia, parte di un più ampio impegno sulla medicina di genere, prosegue ora con la diffusione dell’opuscolo aggiornato “Previeni l’osteoporosi per tutto l’arco della tua vita!”, realizzato in collaborazione con esperti e medici specialisti per promuovere informazione, prevenzione e stili di vita salutari.

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